La parola entalpia ha origine dal greco enthalpos significa portare calore dentro, ovvero indica la funzione di stato che esprime la quantità di energia libera di un sistema termodinamico.
Materiale da costruzione che unisce cemento e fibre di amianto.
Arricchimento delle acque di sali nutritivi (nitrati e fosfati di diversa provenienza) che accelera la velocità di produzione di alghe e piante acquatiche. La loro successiva decomposizione impoverisce di ossigeno l'acqua, facendo cessare la vita di tutti gli organismi presenti.
Zona sotterranea impregnata di acqua, costituita da terreni permeabili per porosità o fessurazione, delimitati inferiormente da uno strato di roccia impermeabile; quando la falda acquifera è delimitata anche superiormente da strati impermeabili si ha una falda artesiana. A partire dall'alto si possono incontrare più falde acquifere la prima delle quali è denominata falda freatica.
Fanghi industriali: residui di cicli di lavorazioni produttive derivanti dalla separazione della fase liquida, costituiti da una componente solida umidificata o mescolata con una componente liquida. Fanghi di depurazione: derivanti dagli impianti che trattano liquami di provenienza urbana e industriale.
Fondo Aree Sottoutilizzate.
Fase del processo di compostaggio caratterizzata da temperature superiori al 45°C che conducono ad un'elevata attività di microrganismi termofili.
Elemento ambientale che interagisce con altri condizionandone lo stato o l'evoluzione, determinando flussi di materia e/o energia verso altri elementi (stato chimico-fisico dell'acqua, rumore, traffico, ecc). Le componenti ambientali sono anche fattori.
Fattore che, a causa della sua scarsità o della sua avversità, limita un processo o il numero di individui di una popolazione o l'area di diffusione di un organismo o di una specie.
Attitudine di una matrice organica a subire reazioni biologiche con liberazione di energia (calore) e di metaboliti di varia natura, solitamente solubili, che rappresentano i materiali di partenza per l'umificazione.
Attitudine di un terreno ad ospitare la vita delle piante coltivate in modo da massimizzare le caratteristiche quanti-qualitative delle produzioni agrarie.
Sostanza che si aggiunge al terreno con l'obiettivo di migliorare o comunque di mantenere inalterata la sua fertilità.
Che produce effetti negativi sullo sviluppo e sulle attività vitali degli organismi vegetali, in modo da ridurre e/o compromettere il loro metabolismo. Normalmente la fitotossicità è dovuta alla presenza di alcune tossine (ammoniaca, solfuri) e/o all'azione di elementi chimici (eccesso di metalli, eccesso di salinità).
Nella produzione degli idrocarburi, il flaring consiste nel bruciare in torcia il gas associato all'olio, che non è possibile utilizzare sul posto, o reiniettare o trasportare nelle aree di mercato.
Agglomerazione delle particelle di soluzioni colloidali in aggregati di dimensioni più grandi.
Insieme di batteri, funghi ed altri microrganismi deputati alla trasformazione biologica delle matrici organiche.
Acronimo utilizzato per indicare la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani che viene separata per la produzione di compost.
E' costituita dalla frazione organica da selezione meccanica post-raccolta degli RSU, sottoposta solamente alla fase di biossidazione. Tale materiale è destinato allo smaltimento in discarica, possibilmente come terra di copertura giornaliera, in purezza o in miscela con materiali inerti.
Il Forest Stewardship Council identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile.
Strumento di laboratorio utilizzato per la rilevazione su campioni rappesentati da miscele complesse gassose solide o in soluzione, attualmente si utilizzano solo (HRCG) Gas Cromatografi ad Alta Risoluzione.
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